Il piacere di cucinare

Gli italiani amano cucinare?

Domanda solo apparentemente semplice, se consideriamo questa come un’attività “che ha reso umani gli umani” (così Claude Lévi-Strauss definiva l’invenzione della cottura dei cibi) o come un linguaggio che crea legami e rinsalda identità, all’interno e tra diverse comunità.

La cucina è anche un sistema per tramandare conoscenze su cosa è buono da mangiare, grazie al quale possiamo far tesoro dei tentativi (chissà quanti dagli esiti disastrosi) dei nostri progenitori che sperimentavano su di sé cosa fosse commestibile o meno.

Cucinare ha dunque a che fare con una cultura del cibo che però in alcune società moderne sembra essere entrata in crisi, tanto da far riemergere un “dilemma dell’onnivoro”: il consumatore di oggi cerca velocità di consumo e si ritrova orfano di tradizioni culinarie, stordito da troppe informazioni, incapace di scegliere di fronte alla quantità di prodotti esposti sugli scaffali di cui non conosce più la composizione, l’origine, la materia.

È così anche in Italia? Forse no, visto che a circa il 70% degli italiani piace cucinare, e tra questi, al 30% piace molto.

 

La differenza tra i sessi sembra confermare una divisione di ruoli tradizionale. Molte più donne amano la cucina, ma il dato degli uomini segna forse un cambiamento: quasi il 60% infatti dichiara di provare gusto nel cucinare.

 

Sorprende invece il dato dei più giovani: con il 76% che ha risposto “molto” e “abbastanza”, i 18-34enni superano tutte le altre fasce d’età e sembrano voler recuperare un rapporto con la cultura del cibo così minacciata dalla modernità.

 

E chissà che non lo facciano anche attraverso gli studi: il piacere di cucinare risulta infatti maggiore tra gli intervistati con un tasso di scolarità più alto.

 

Avere più tempo a disposizione non sembra essere determinante per appassionarsi ai fornelli (le casalinghe e i lavoratori autonomi hanno risposto affermativamente nella stessa – alta – percentuale), mentre sembrano esserlo la disponibilità economica e la presenza di figli.

 

Ad ammettere più candidamente, invece, di non amare affatto la cucina sono soparattutto le coppie senza figli e gli abitanti delle regioni del Nord Est.

 

Dati tratti dall’Osservatorio Ixè-Coldiretti 2016.
Campione di 1.000 italiani maggiorenni