Le nuove frontiere dell’acquisto alimentare

Attenzione alla qualità, all’origine e al percorso che gli alimenti compiono lungo tutta la filiera produttiva: gli italiani si distinguono, nel panorama mondiale, per un approccio al cibo sempre più attento ed esigente, che richiede alti standard di sicurezza e gusto, ma anche attenzione al contesto produttivo, all’ambiente e ai territori.

Insieme alle abitudini di consumo sembrano cambiare anche le modalità di acquisto: il 40% degli italiani si dice propenso ad adottare a distanza alberi da frutta, ulivi, qualche filare di vite, ma soprattutto animali da allevamento (galline, maiali…), per poi ricevere il prodotto finale direttamente a casa.

Tra i 18-24enni, la percentuale di chi approfitterebbe più volentieri di questa opportunità di fare la spesa, partecipando alla filiera, sale al 64%.

Ancor più dell’adozione a distanza, la possibilità di andare a raccogliere frutti direttamente dagli alberi in azienda sembra entusiasmare gli italiani: una pratica (quella del pick your own) che è nata in Gran Bretagna ma che molti produttori, soprattutto in Nord Italia, stanno proponendo ai propri clienti.

Il 20% degli intervistati dichiara che, se potesse, approfitterebbe sicuramente di questa possibilità; il 38% lo farebbe probabilmente.

Anche in questo caso la percentuale di propensione sale tra i più giovani, ma raggiunge un picco del 76% tra i 55-64enni.

E se le regioni del Nord Ovest sono quelle in cui la pratica della raccolta in azienda sembra essere già una realtà, i più entusiasti all’idea di poter scegliere direttamente quali frutti cogliere dall’albero sembrano gli abitanti del Sud.

Dati tratti dall’indagine Istituto Ixè per Coldiretti – ottobre 2017

Campione di 1000 italiani maggiorenni