Estate 2020: Gli italiani che mangiano fuori casa

L’effetto della pandemia ricade direttamente sulle scelte di consumo degli italiani anche durante le ferie. Infatti aumenta la quota di italiani vacanzieri che mangerà a casa di familiari e parenti e quella che sceglierà gli agriturismi, forse perché sono in località più isolate, forse perché spesso hanno ampi spazi all’aperto, forse perché l’ambiente naturale, comunica maggiore tranquillità. Una quota ridotta, ma in aumento, si permetterà il lusso di ristoranti di fascia alta. Si riduce la quota propensa a consumare i pasti durante i viaggi estivi in bar, fast food e street food, in ristoranti etnici e in ristoranti di fascia media e medio-bassa. Anche questo è condizionato dai timori di contagio?

Oltre a mangiare, gli italiani a tavola cosa fanno? Alcuni fotografano e postano.

Aumenta lievemente la percentuale di italiani che durante l’estate ha postato o posterà foto di quello che mangia cucina ohe lo pubblicherà sui social network. Rimane una quota pari a oltre 1/3 degli italiani maggiorenni che non lo fa mail ed è composta prevalentemente da over 65enni e soggetti con scolarità bassa. Chi frequenta regolarmente i sociale e posta foto di cibo sono per lo più i giovani under 44 e i 55-64enni, chi ha una scolarità media e alta, gli uomini.

E se nel piatto rimane qualcosa? Siamo formiche o cicale? frugali o spreconi?

La doggy bag è una soluzione che pratica circa 1/3 degli italiani ed è un dato costante che prende più piede da 5 anni or sono. Persiste una quota, inferiore al 15% che la ritiene una ‘mancanza di stile’. Sono abituali della doggy bag soprattutto i giovani, i residenti nel Nord Est e nel Sud e Isole, chi ha un livello scolare alto. Se ne vergognano gli over 65enni, i residenti in Italia Centrale, chi ha una scolarità bassa.

Dati tratti dall’indagine Ixè sui comportamenti degli italiani nel periodo estivo per Coldiretti

Giugno 2020

Campione di 800 italiani maggiorenni