Tonno: il valore della sostenibilità

Il tonno in scatola, prodotto ittico tra i più diffusi nelle dispense degli italiani, può e deve essere sostenibile.

Evidenzia con decisione questa istanza l’indagine sui consumi degli Italiani condotta dall’Istituto Ixè per l’Osservatorio Nutrizione e Benessere promosso da Nostromo, in collaborazione con ANDID, Associazione Nazionale Dietisti, che fornisce il supporto scientifico per una corretta informazione al consumatore.

Il concetto di sostenibilità, ormai sedimentato -con varie gradazioni- nell’opinione pubblica, pervade tutti gli ambiti di attività e di consumo. il 71% dei consumatori, infatti, ritiene che il concetto di sostenibilità sia importante anche per la pesca e per la produzione di tonno in scatola e di conserve ittiche in generale. La percentuale sale al 78% tra i più informati e tra coloro che consumano tonno conservato con maggiore frequenza: 76% per chi lo mangia una volta la settimana e 72% tra chi sceglie questo prodotto qualche volta al mese.

Nell’ambito delle conserve ittiche, la sostenibilità riguarda innanzitutto i metodi di pesca: evitare lo strascico, limitare i periodi e le quantità, ecc. In seconda battuta, l’attenzione va alle confezioni amiche dell’ambiente (riciclabili, riutilizzabili, biodegradabili), quindi alla riduzione dell’inquinamento -del mare nella fase di pesca o negli stabilimenti di lavorazione- e ad un generico rispetto delle norme.

I più giovani sono particolarmente attenti ai temi degli imballaggi (33%) e della riduzione delle emissioni inquinanti (25%).

Il campione intervistato conferma la rilevanza di questa tematica anche dichiarandosi disponibile a pagare in media l’8,5% in più per un prodotto “sostenibile”..

Per scaricare i risultati completi della sezione “Sostenibilità” dell’Osservatorio Nutrizione e Benessere cliccare qui.

Per ricevere la nostra Newsletter ed essere sempre aggiornato sui nostri osservatori cliccare qui.