La percezione della situazione economica nelle diverse aree del Paese

 

La percezione della situazione economica presente è fortemente differenziata nelle diverse macro-aree geografiche del Paese: i residenti nel Nord-Est hanno una visione tendenzialmente positiva – il Trentino Alto Adige in testa, mentre nel Meridione e ancor più nelle Isole il vissuto è nero.

Si rileva corrispondenza anche nel dato relativo al futuro offerto ai giovani dalle regioni, con un dato drammaticamente polarizzato tra un Nord Est con il 73% che indica una valutazione mediamente positiva o molto positiva e le Isole con il 92% che indica una valutazione negativa.

 

Anche nel Sud la visione sull’economia è piuttosto depressa, e oltre metà della popolazione considera gli immigrati più una risorsa che un problema, analogamente all’ottimista Nord-Est. Mentre il Centro, il Nord Ovest e le Isole nella maggioranza percentuale della popolazione li considera più un problema.

 

La percezione di svantaggio rispetto al resto del Paese si rispecchia anche nel giudizio sugli effetti della pandemia. Quasi 6 cittadini del Sud su 10 ritengono che nella loro regione gli effetti siano stati peggiori; di analoga opinione sono 3 cittadini delle Isole su 10 e quasi 4 su 10 nel Nord Ovest (all’interno della macro-area però c’è una grande distanza percentuale tra la Lombardia e la Val d’Aosta – più negative – e il Piemonte, la cui maggioranza degli abitanti ritiene che gli effetti siano in media cono il resto del Paese). Nel Nord Est invece il 27% ritiene che gli effetti siano stati minori.

 

Dati tratti da un’indagine realizzata dall’Istituto Ixè su un campione di 1.000 casi rappresentativo dei maggiorenni residenti in Italia. Interviste realizzate con metodo CATI e CAWI