11 Mar Gli Italiani e la guerra in Ucraina
L’Istituto Ixè, in collaborazione con Divulga, centro studi di Coldiretti, ha sondato il percepito degli italiani in merito al conflitto Russia-Ucraina.
L’opinione pubblica sta seguendo con grande apprensione la guerra e non esclude l’escalation verso un conflitto nucleare, possibile per il 61%, addirittura accreditato di una probabilità elevata dal 17%:
Meno di un decimo del campione riconosce qualche ragione alla Russia, mentre per la maggioranza (56%) non ne ha nessuna.
La netta maggioranza degli italiani conviene sull’efficacia delle sanzioni economiche, seppure prevalentemente ritenute uno strumento insufficiente. Rispetto all’invio di armamenti, invece, le opinioni si spaccano: metà degli italiani è d’accordo con questa scelta, mentre il 40% la avversa.
Il 59% degli italiani aprirebbe le porte dell’Unione Europea all’Ucraina. Tale quota scende al 45% nel caso di adesione all’Alleanza Atlantica.
Oltre 7 italiani su 10 ritengono che il conflitto avrà ricadute fortissime o rilevanti sulla propria vita.
In questa fase, quindi, l’opinione pubblica evidenzia una richiesta di rafforzamento e consolidamento di due piattaforme considerate centrali per l’Italia: quella dell’energia e quella del cibo, in vista, forse, di un disegno di auto-sufficienza.
Dati tratti dall’indagine realizzata in collaborazione con il Centro Studi Divulga.
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