08 Feb Lavoro giovanile: desideri e realtà
Il 62% dei giovani italiani vorrebbe lavorare come dipendente e avere un posto fisso: il 34% nel pubblico e il 28% nel privato.
Il 26% che sogna un’occupazione autonoma è composto soprattutto dai 18-24enni, dagli studenti e da chi ha perso o sta cercando il primo impiego.
La percentuale scende tra i 30-34enni e tra gli occupati: disillusione dovuta all’età, alla realtà del mercato del lavoro o ad altro…?
Fare l’imprenditore, invece, sembra ancora un modello tutto maschile: solo il 3% delle ragazze immagina di diventare imprenditrice, contro il 13% dei maschi.
Nella realtà, un giovane di 34 anni ha già cambiato, in media, quasi 5 lavori, e per mantenersi sarebbe disposto a fare molte cose diverse, dallo spazzino alle consegne di cibo a domicilio fino al dog sitter.
Ma i giovani non sono disposti proprio a tutto: alcune occupazioni, come l’operatore di call center o il/la badante, sarebbero rifiutati dalla maggior parte degli intervistati.
Nel caso dei call center la percentuale di chi accetterebbe rimane al 37% anche tra gli inoccupati e i disoccupati.
Le giovani donne, in media, sono più propense ad accettare questi lavori di quanto non lo siano i loro coetanei maschi.
Dati tratti dall’indagine Ixè – Fondazione Campagna Amica, gennaio 2018.
Campione di 500 italiani tra i 18 e i 34 anni
(la nota metodologica completa è disponibile sul sito Agcom)